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Pubblichiamo l’intervista al nostro AD ing D.Camisa pubblicata sulla rivista “L’industria della Gomma” sulla situazione del mercato della gomma e delle guarnizioni.

Ci si avvicina alla fine del 2012. È quindi il momento di abbozzare qualche bilancio: come è andato l’anno, rispetto al 2011, sia sul mercato interno che su quello esterno? Che previsioni si sente di fare per il2013?

L’anno 2012 ha avuto un andamento altalenante, all’insegna di una grande incertezza. Tuttavia se guardiamo a questi ultimi mesi possiamo azzardare una previsione per il futuro meno nera di quanto ci si poteva aspettare ad inizio anno. Da questa considerazione è nata la determinazione di acquistare un nuovo centro di lavoro con il quale saremo in grado di lavorare in 3D sia le gomme che le materie plastiche. Nonostante la domanda come abbiamo detto sia globalmente fiacca, abbiamo notato un crescente interesse verso lavorazioni che richiedono questa caratteristica e ci siamo prontamente attivati per essere in grado di realizzare anche questo tipo di prodotto.

Saremo attivi con la nuova tecnologia già i primissimi mesi del 2013. Il mercato estero ha segnato una lievissima crescita, ma non essendo per noi un mercato di riferimento non ci sentiamo di fare previsioni. Purtroppo nel nostro settore diventa quasi proibitivo l’acquisto di SBR proveniente dal mercato interno a causa degli elevati costi, che il più delle volte costituiscono purtroppo un forte freno alla
possibilità di fornire un prodotto di ottima qualità. In quest’ottica il mercato di importazione diventa il riferimento, con tutto ciò che ne consegue in termini di affidabilità. Lavorare in qualità in questa situazione è piuttosto problematico e comporta spesso oneri temporali che in parte vanno a vanificare il vantaggio economico conseguito.

Quali settori di consumo hanno risposto meglio?

Sicuramente il settore che riguarda il trattamento delle acque, quello della pulizia industriale e la ricambistica del movimento terra. Quest’ultimo dato non fa che confermare l’andamento congiunturale in corso: se da un canto è vero che l’aftermarket e il ricambio in generale hanno un trend in leggero aumento, è pur vero che le forniture per le produzioni di macchine nuove sono in vistosa diminuzione.
Da qualche tempo riceviamo commesse da aziende impegnate nello studio e nella produzione di apparecchi per lo sfruttamento delle risorse rinnovabili. Queste ultime unitamente a quelle del settore prima menzionato del trattamento delle acque, costituiscono un tipo di clientela
completamente nuova per Gecam, in quanto spesso un vero e proprio progetto non esiste ma si sviluppa cammin facendo prova dopo prova.
Si capisce che in quest’ottica acquista grande rilevanza il poter disporre in azienda di macchine per la prototipazione rapida.

Quali sono i principali concorrenti esteri delle nostre aziende e quali punti di forza e di debolezza abbiamo nei loro confronti?

La nostra è una realtà di subfornitura locale, de localizzare la quale per nostra fortuna sarebbe molto laborioso da parte dei nostri clienti, che hanno bisogno di un contatto diretto con gli uomini del nostro ufficio tecnico per portare avanti nuove idee e sviluppare nuovi prodotti. Gecam per di più ha da anni preso le distanze dalle grandi produzioni a basso valore aggiunto ed ha visto invece crescere una domanda molto articolata fatta non di grandi numeri ma capace di interessare e soddisfare le esigenze di molli uffici di progettazione. In questa ottica le nuove figure professionali presenti da poco nei nostri uffici tecnici sono per la nostra clientela la garanzia che Gecam non è un semplice esecutore ma un valido collaboratore capace di proporre anche nuove soluzioni.